Chiavi di Lettura: Magic Knight Rayearth
- Una porta socchiusa in quell’estate del 1997 -
Per il quarto appuntamento della rubrica “Chiavi di lettura” ho deciso di parlare di una delle pietre miliari del fumetto nipponico degli anni ’90:
Magic Knight Rayearth
Come per ogni opera
proposta in questa rubrica, la mia intenzione non è quella di offrire una
recensione tecnica (il web è già saturo di contenuti di questo tipo, molti dei
quali anche ben esaustivi), bensì di proporre un’analisi che prenda forma
dall’impatto che la lettura di una determinata opera ha avuto nella mia vita.
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L'edizione in mio possesso è alquanto datata. |
La caduta delle certezze.
In questo periodo ho dedicato il mio tempo alla lettura di M.K.R.
Una sorta viaggio in angoli remoti della mia memoria (l’ho letto con la voce
dei doppiatori…).
Fino a quel momento (1997), per me, l’anime che mi aveva conquistato i circuiti del
cervello fino a diventare un’ossessione (e portandomi ad acquistare
inconsapevolmente il mio primo manga a cinque anni) fu Sailor Moon.
Le mie certezze
crollarono quando in TV andò in onda Magic Knight Rayearth, noto al
pubblico Mediaset di allora come Una Porta Socchiusa ai Confini del Sole.
Scoprii qualcosa che
era in grado di friggermi i circuiti in maniera ancora più incisiva grazie allo
stile, all’immaginario utilizzato, alle creature, ai mecha.
Estate 1997, prima visionme italiana.
Questo periodo coincideva con quella fase di passaggio dall’asilo alle scuole elementari, quindi:
trasizione e cambiamento
Ero una bambina, ma era comunque una fase di cambiamento, incertezze e aspettative per il futuro.
Per me M.K.R., quindi, è fortemente radicato a questo periodo della vita.
Paradossalmente, questo legame non è sempre stato presente nella mia memoria (o perlomeno non lo è stato in maniera cosciente).
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La sintesi di tutto. Tutto. |
Pezzi di ricordi frammentati:
L’aspetto assurdo è che poi, durante il periodo delle elementari, avevo rimosso proprio questo capolavoro, cadendo nell’oblio della memoria (complice anche il fatto che non fu più trasmesso in chiaro; inoltre arrivarono i Pokémon a occupare la mia memoria di archivio e la mia “RAM”).
Come è possibile?
In parte posso attribuire la mia amnesia a questo fatto: proprio quando stavo guardando la prima messa in inda dell'anime, la me di sei anni dichiarò con entusiasmo quanto fossero belli quei disegni. Mia sorella rispose: che erano brutti e che gli occhi dei personaggi erano sproporzionati. Rimasi alquanto confusa da tale confronto, ai miei occhi ciò che stavo vedendo era tutto bellissimo.
Un altro elemento imputabile alla mia amnesia potrebbe riguardare il fatto che questo meraviglioso anime non abbia raggiunto la stessa popolarotà di altri cartoni animati nipponici e non mi sembra che ci siano state repliche nel periodo 1997/2005 sui canali televisivi in chiaro.
Un giorno, all’età di 13/14 anni circa, mentre stavo cercando immagini in stile anime su Google da scaricare e salvare nelle mie cartelle del PC, tra immagini di Chobits, Mew Mew e simili, mi apparve...
...Mokona
(non sto parlando della macchina da caffè della Bialetti, bensì di quella sublime creatura bianca dalle lunghe orecchie e l’espressione perennemete soddisfatta).
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L'immagine "incriminata" è conservata in un vecchio CD, proveniente da ere ormai tecnologicamente remote. |
La mia mente iniziò a elaborare delle informazioni e capì che non era la prima
volta che lo vedevo.
Realizzai una ricerca di approfondimento e apparve tutto il resto.
“Oddio, ma questo era quell’anime che mi piaceva tantissimo da piccola.”
"Oddio, esiste anche il manga!
Ah, ma esiste il
fumetto.
Ah, ma i fumetti giapponesi si chiamano manga.
Oggi si dà tutto per scontato, ma un millennial cresciuto prima con gli anime
negli anni ’90, una volta appropriatosi del magico mondo di Internet a partire
dai primi 2000, scopriva che quell’universo era molto più vasto.
Nella mia classe delle medie, ad esempio, eravamo in due a sapere cosa fossero
i manga e gli anime o comunque a seguirli, visto che dopo la quinta elementare
eri considerato uno sfigato se giocavi ancora ai videogiochi, guardavi i
cartoni animati e leggevi fumetti. Io, che ero abbonata a W.i.t.c.h.,
ero proprio un caso disperato.
Oggi diamo tutto per scontato: molti giovani sono fratelli minori o addirittura
figli di persone che a loro volta sono cresciute con determinati riferimenti
culturali di origine nipponica.
Un anno prima, il vero primo incontro:
L’aspetto ancora più interessante è che, in realtà, il mio primo incontro con il manga fu proprio grazie a quel mio primo manga di Sailor Moon acquistato per puro caso a 5 anni.
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Non si notano i segni tracciati con l'inchiostro rosso, giusto? |
Perdonatemi lo scempio, ma avevo 5 anni quando acquistai in maniera inconsapevole il mio primo manga (ai miei occhi nemmeno mi sembrava Sailor Moon "originale" visto che ero abituata al character design dell'anime, che ra ben impresso nella mia mente). Purtroppo, all'epoca, nessuno era in grado di spiegarmi cosa avessi tra le mani visto che sono stata la prima in famiglia ad avere l'ispirazione di comprare un manga.
All’interno del numero di agosto 1996 c’era un breve inserto con le tavole a colori di Magic Knight Rayearth.
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Le pagine di Rayearth sono state graziate dal mio impeto di lasciare tracce e segni su qualsiasi superfice fatta di cellulosa. Già allora avevo riconosiuto l'assoluta magnificenza dell'opera. |
Nei ricordi sopiti il segno resta:
Inutile dire che M.K.R., in maniera conscia o inconscia, ha influenzato in modo inequivocabile il mio stile di disegno negli anni.
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Anno 2006? |
Ciò che elaborarono le Clamp con quel design dei personaggi, caratterizzato da linee affusolate e taglienti ma intrise di armonia, fu decisivo nel plasmare il mio stile di disegno. La produzione artistica della mia infanzia e adolescenza, infatti, era un tripudio di guerriere, creature magiche, armi, diademi e decorazioni minuziose.
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Amen. |
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Il mio sogno (poco credibile) è diventare una allieva delle Clamp... |
Alla fine, si tratta di un intreccio tra ricordi, input e amnesie.
Nonostante questo
sottile ma forte legame con l’opera, non intendo acquistare la nuova edizione
uscita in tempi recenti (l'edizione in mio possesso è quella del 1998).
Il cofanetto e le nuove copertine sono molto belle, ma non ho abbastanza
motivazioni per procedere con l’acquisto (dipende da quante tavole a colori ci sono).
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Personaggio preferito: Umi (Marina). |
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Questo è il finale originale, non quello censurato trasmesso da Mediaset. |
Questo è per me Magic Knight Rayearth .
A presto.
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