Pomodori, Focus e Flow: Quando la Tecnica Non Funziona

- Tecnica del Pomodoro Vs Modalità Immersione Profonda -

Al primo anno di Università mi ritrovai in una "selva oscura" (con parecchia nebbia) e iniziai a documentarmi sulle tecniche di studio efficaci.
I problemi, nel mio caso, erano (e sono) ben più complessi e le soluzioni che circolavano nei vari blog di punta dell'epoca erano eccessivamente generiche e non soddisfacevano i miei criteri razionali di efficacia (nemmeno consiglierei la lettura di questi contenuti a una matricola).
Tra queste tecniche svettava la nota Tecnica del Pomodoro, citata anche nel famoso MOOC "Learning How to Learn" (MOOC che io stessa avevo seguito).

Dopo numerosi tentativi falliti – e altrettante app disinstallate dopo poche settimane – ho dovuto concludere, in modo obiettivo, che nel mio caso la tecnica del Pomodoro è controproducente.
Eppure, ancora oggi, è celebrata in numerosi reel di sedicenti coach della vita (red flag per me). Non poche persone sostengono di aver addirittura cambiato la loro vita, la carriera, l'universo e tutto quanto grazie a questa tecnica.

Per me, quindi, è un grande no.

Le motivazioni sono molteplici e si basano su un'analisi razionale del mio modo di elaborare e processare le informazioni.

Ho difficoltà a trovare la concentrazione iniziale: mi vengono in mente mille cose da fare, da vedere, da appuntare, tutte nello stesso momento. Per anni sono rimasta paradossalmente paralizzata a causa di questa condizione. Una volta trovato il flow, però, posso rimanere concentrata per ore, ignorando anche i miei bisogni primari. In quel momento, la mia produttività è massima. Dover interrompere questa preziosa concentrazione ogni 25 o 50 minuti, come previsto dalla tecnica del pomodoro, è inefficiente e deleterio. Ci metto troppo tempo a raggiungere il flow e quando finalmente ci arrivo non voglio interromperlo. È una sensazione che non solo mi piace, ma che considero una condizione ottimale di produttività. Interrompere il flow non ha senso, perché mi costringerebbe a ripetere un processo che, in termini di tempo ed energia, risulta inefficace.

Risposta: modalità immersione profonda.

Riesco a essere produttiva solo per quanto riguarda i miei interessi specifici; per tutto il resto, la motivazione è inesistente e la noia diventa opprimente.

Alla fine, l'approccio migliore per capire come si “funziona” è l'autoanalisi e la sperimentazione, in un continuo miglioramento basato su evidenze e dati tangibili.

Voi siete team Pomodoro o team Hyperfocus?
Vi lascio una tavola a fumetti che sintetizza il concetto che ho voluto affrontare in questo articolo.
Ah, i vari guru del buon vivere non hanno alcun effetto su di me: ormai ho un approccio personalizzato alla vita, costruito su riflessioni e risultati concreti.


A presto.

Tavola di fumetto Tecnica Del Pomodoro Vs Modalità Immersione Profonda di Elena Boccolini (Boclinska)


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