La chiave era sotto gli occhi?
- Nuovi programmi e progetti in vista dell’autunno -
Qualche settimana fa ho avuto
l’occasione di sfogliare i miei vecchi quaderni del liceo.
Per chi non lo sapesse, mi sono diplomata in un liceo scientifico a indirizzo
sperimentale biologico, progetto Brocca (indirizzo liceale che, tra l’altro,
oggi non esiste più).
Poiché avevo molte difficoltà a
concentrarmi e a mantenere costanza nello studio (e decine di anni dopo ho
finalmente capito il motivo), inconsapevolmente decisi di trasformare i miei
appunti in modo molto schematico, reintegrandoli con il testo del manuale e
illustrando di mio pugno gli argomenti. Fu efficace, perché con questa modalità
entravo in iperfocus e (guarda caso) le materie in cui andavo inspiegabilmente
molto bene erano proprio quelle studiate con questo metodo.
Appunti di Biologia del Liceo, approsimativamente 2007/2009
Peccato che durante gli studi
universitari non fu possibile applicarlo e il resto della storia è già noto.
Tornando al tema “scienza e
disegno”, questo dualismo fa parte di me fin da piccola: la scienza era uno dei
miei interessi assorbenti (avevo molti libri illustrati di scienze e
soprattutto di zoologia), il disegno (e il fumetto) era il mio modo per tenermi
impegnata, esprimere idee e comunicare.
In tenera età, infatti, la mia
intenzione era quella di diventare veterinaria/zoologa, e come piano B fumettista
(fonte: diario delle medie).
Poi la bussola è impazzita, con tutte le mie idee che si aggrovigliavano nel
cervello.
Sciogliere quel groviglio è stato molto faticoso, e ancora oggi la situazione
non è del tutto lineare, ma almeno non è più una massa informe.
Ho sempre avuto questo
bilanciamento tra la parte razionale e quella creativa.
Non sono mai stata una perfetta calcolatrice: ho sempre avuto bisogno di
immaginare ed evadere dalla realtà (nel mio caso il visore VR è del tutto
inutile).
Ma allo stesso tempo non sono mai stata una creativa dai virtuosismi sconfinati,
solitamente raggiungo un limite imposto da dei paletti di natura razionale.
Stavo pensando, infatti, di
riunire questi due miei vissuti, provando a intraprendere la strada
dell’illustrazione scientifica e del fumetto divulgativo.Esercizio dal Workshop di Anatomia Animale, 2023
Posso ammettere che, in questi
ultimi mesi, ho compreso la seguente lezione: la vita rimette tutto al proprio
posto, se non le volti le spalle.
A un certo punto, dopo numerosi
sforzi apparentemente inutili, i punti si allineano, tutto acquista un senso
logico e le cose vanno (inspiegabilmente) al loro posto.
Per anni sono andata alla
ricerca di uno schema chiaro e coerente, ma ho trovato solo caos e confusione.
Forse ora ho trovato il senso di tutto.
Esercizio dal Workshop di Anatomia Animale, 2023
Aggiornamenti
In queste ultime settimane ho
lavorato alla realizzazione di una mascotte per un concorso.
Quando sarà possibile, non vedo l’ora di mostrarla, anche perché anche in
questo caso c’è un legame con la scienza.
I prossimi passi: se tutto andrà secondo i miei piani, nel prossimo trimestre
cercherò una soluzione per trovare una “stampella” lavorativa da affiancare
alla mia attività di freelance come illustratrice e fumettista.
Purtroppo, in un paese come l’Italia, è alquanto arduo vedere risultati
tangibili.
(Non sto abbandonando la mia attività creativa, anzi: è proprio perché mi sta a
cuore che sento il bisogno di trovare una stabilità per poter proseguire anche
con il fumetto.)
Sono consapevole che in queste
settimane il blog non è stato attivo come in passato. L’ultimo articolo,
infatti, risale al 25 giugno.
Ho deciso di allentare un po’ il ritmo, considerando che, con questo, siamo già
a 47 articoli... e il blog non ha nemmeno un anno.
Non è mia intenzione sovraccaricarlo di contenuti.
Adesso torno ad ascoltare in
loop Caparezza e Lana Del Rey.
Non so perché, ma in estate è sempre così.
A presto.
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