Una fugace giornata a Milano, contemplando l'arte di Y. Amano
- 08 febbraio 2025 -
Era da mesi che avevo in programma la visita alla mostra Amano
Corpus Animae, dedicata alle opere di Yoshitaka Amano per i suoi 50 anni di
carriera.
Le sue creazioni sono sempre state una grande fonte di ispirazione per me, anche se non ne ho usufruito in maniera attiva. Ad esempio, ho giocato molto poco a Final Fantasy, anche se vorrei recuperare l’intera saga. Ricordo, però, che anni fa, quando ripresi a disegnare dopo molto tempo, pinnavo le sue opere nella mia bacheca Pinterest.
Avevo già visitato l’anteprima della mostra durante il Lucca
Comics & Games 2024, ma l'esposizione di Milano ha superato le aspettative,
offrendo una panoramica ricca e approfondita delle sue opere, dalle prime fasi
della sua carriera fino ai lavori più recenti.
Una delle cose che ho apprezzato di più è stato il passaggio tra
le diverse tipologie del suo stile: si va da disegni quasi sketchati, con pennellate
veloci ma poste con estrema cura, a opere imponenti e gigantesche, curate nei
minimi dettagli. Una contrapposizione affascinante, che racconta l’evoluzione
di Amano senza mai tradire la sua estetica unica.
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Dettagli |
È stato interessante notare come il suo stile fosse un minimo già riconoscibile
sin dagli esordi nell’animazione, pur mantenendo una costante evoluzione senza
perdere la propria autenticità. La sua capacità di adattarsi a diversi ambiti
artistici è notevole: dall’animazione alle carte Magic: The Gathering,
dai videogiochi al fumetto orientale e occidentale, fino alla moda (ricordo la
collaborazione con Vogue Italia: volevo acquistare quel numero, ma alla
fine me ne scordai).
Una poliedricità che avvolge l’arte visiva nella sua essenza più pura.
È stato bello percepire l'entusiasmo di altri artisti nel visitare la mostra e nel rendere omaggio a una figura così influente nel panorama artistico contemporaneo.
Penso che sia stata un’occasione unica e tutt’altro che scontata
per ammirare dal vivo le sue opere.
La mostra è terminata, ma vi invito a visitare il sito ufficiale
per approfondire la sua struttura e il concept curatoriale. L’esposizione
ripercorreva la carriera dell’artista suddividendola in sezioni tematiche ben
definite e sul sito è possibile trovare tutti i dettagli.
La mostra in sé è stata incredibile, ma il valore aggiunto per me
è stato un altro.
A Lucca Comics, purtroppo, non ero riuscita a ottenere ciò che avevo in
programma: il portfolio (una raccolta di stampe di opere di illustratori che
hanno reso omaggio all’arte di Amano) era andato sold out alla velocità della
luce, gli eventi erano tutti pieni e avevo dovuto attendere almeno un’ora per
entrare nel padiglione espositivo.
Questa volta, invece, il corso degli eventi è stato favorevole.
Sono riuscita ad acquistare il portfolio che non avevo trovato a Lucca (con mia
grande sorpresa, dato che pensavo fosse ormai introvabile) e, soprattutto, ho
avuto la possibilità di partecipare a una sessione di firme con il maestro
Amano.
E qui è successo qualcosa di inaspettato: mi ha fatto un regalo
assurdo, realizzando un mio ritratto come sketch.
Uno degli artisti che considero un punto di riferimento ha
disegnato me.
L’8 febbraio è stata una giornata milanese fugace, tra pioggia
incessante, una mostra stimolante, un’esperienza esaltante e un veloce scatto
al Cimitero Monumentale.
Il giusto equilibrio di vissuto per tenermi ancorata in questo
periodo tutt’altro che roseo.
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E voi? Avete visitato la mostra?
Che legame avete con l’arte di Amano? È stata per voi una fonte di ispirazione
per il disegno, oppure la associate alla vostra giovinezza, agli anime degli
anni ’70 e a Final Fantasy?
A presto.
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