Solstizio d’Estate

- Cosa ho appreso in questi mesi. Cosa ho appreso in questa primavera -

Questo è l’ennesimo articolo dal taglio introspettivo ed è stato proprio questo periodo a suggerirmi di adottare questo approccio, almeno nelle ultime settimane.

Durante l’ultimo mese, ho dovuto studiare per un concorso pubblico. Inutile dire quanto mi sia stato difficile concentrarmi sugli argomenti da preparare: io vado in iperfocus solo quando disegno o lavoro ai miei progetti.
Questa parentesi, dedicata allo studio, ha risvegliato in me un senso di malessere che ho già sperimentato in passato, che mi ha riportato alla mente gli anni dell’università, soprattutto quelli in cui avevo smesso di disegnare.

Da qui, un’ulteriore conferma: devo disegnare.
Altrimenti la mia mente vaga altrove, cercando di colmare il vuoto con stimoli casuali e impulsi disordinati. E quando succede, il caos prende il sopravvento.
Io, invece, ho bisogno di chiarezza per funzionare.

La primavera del 2025 è stata densa: conferme, cambiamenti, rotture, nuove consapevolezze, prove.
Ho imparato a riconoscere alcune red flag che, in futuro, voglio assolutamente evitare.
Ho capito che non devo più affidarmi a criteri relazionali che mi illudono di poter funzionare all’interno di certi contesti sociali (come, per esempio, limitarsi agli interessi condivisi trascurando tutto il resto).

La mia intenzione, ora, è tornare a pubblicare contenuti più legati al fumetto e alla mia produzione personale.

Sto preparando, infatti, la tavola per l’articolo di mercoledì.

Ho già stilato una serie di attività che mi accompagneranno durante l’estate, così da arrivare a settembre con maggiore chiarezza e direzione.

Ogni deviazione è stata utile. Ora so con precisione dove non voglio tornare.

Questa sarà, inoltre, la seconda estate senza Ottavio. Un vuoto ormai assodato nella mia quotidianità.
Entrambi soffrivamo le alte temperature estive e ci capivamo anche in questi aspetti della vita.


A presto.

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