Questione di musica

- Cosa ascolto: solo canzoni (non) allegre -

Visto che siamo nella settimana del Festival di Sanremo, oggi parlerò di musica.

Non sono un’esperta, non scrivo musica, non mi piace cantare, detesto le discoteche e la musica che fa ballare, ma…
 

…ho gusti musicali estremamente selettivi e definiti, costruiti nel tempo grazie all’accesso potenzialmente illimitato a qualsiasi genere musicale (grazie internet).

Sintetizzando (un simpatico gioco di parole…): mi piacciono le melodie disturbate, sperimentali. Non mi interessa la bellezza della voce o la potenza vocale. I testi che apprezzo trattano spesso temi malinconici, stati d’animo, situazioni astratte. Niente storie con cuori infranti o narrazioni sentimentali.

Questa identità musicale si è sviluppata gradualmente, trovando una direzione più chiara intorno ai 20 anni, proprio grazie alle possibilità offerte dalle piattaforme digitali come YouTube.

Una delle mie grandi soddisfazioni della vita: vedere l'insegna del Blitz Club

Prima di allora? Brancolando nel buio.

La musica trasmessa in radio non mi piaceva. I gusti delle persone intorno a me non mi rispecchiavano. Durante le medie, mi limitavo ad ascoltare colonne sonore di film (primo tra tutti Morricone), musica classica, Battiato e qualche brano random di Depeche Mode e Muse.

Siccome i gusti dei miei coetanei (e non solo) erano molto differenti dai miei, iniziai a esplorare in assoluta autonomia utilizzando come bussola solo ed esclusivamente un’attrazione basata sulle sonorità e melodie. Il testo affine ai miei gusti è solo una conseguenza.

In principio fu un passato mai vissuto:

“We walked in the cold air

Freezing breath on a window pane”

— Vienna

Direttamente dal mio profilo Facebook, anno 2017

Un giorno, scoprii Vienna degli Ultravox.
Il suo video ha segnato un punto di svolta nei miei gusti musicali e a 13 anni fa risale la mia prima visione. Da qui un effetto domino verso la scoperta di nuovi brani.

Grazie YouTube.

Andando ancocora più a ritroso...

“I found the bones of all your ghosts”

— Want to Be a Machine

Scoprii anche il resto del repertorio degli Ultravox e la fase foxxiana della band (o meglio, degli Ultravox!). Perfetta distopia sonora.



Da lì in poi, il viaggio è proseguito: Blitz era, Visage, fino alle origini con i Kraftwerk, per poi risalire attraverso la dark wave tedesca.

Non sono una di quelle persone che, alla domanda "Che genere di musica ascolti?", risponde con la frase:
"Ascolto di tutto, basta che sia una bel brano."

No.
Ormai so esattamente dove cercare soddisfazione sonora. I generi che meglio sintetizzano il mio gusto sono:

  • New Wave (Ultravox, i primi Spandau Ballet…);
  • New Romantic (Visage);
  • Dark Wave (Project Pitchfork, Diorama, The Frozen Autumn);
  • Synthpop (Orchestral Manoeuvres in the Dark…);
  • Minimal Wave (Oppenheimer Analysis).


Ogni tanto mi spingo anche verso generi con influenze Goth Rock, come London After Midnight, Bauhaus, Fields of the Nephilim e Clan of Xymox.

Ho anche una selezione Dark Synth e Synthwave (Priest,
 Deadlife), per atmosfere evocative e sonorità sintetiche immersive, ideale mentre disegno fumetti (il mood giusto).

La maggior parte dei brani che preferisco risale agli anni ’70 e ’80.
Non a caso, al concerto di Midge Ure nel 2023 (sì, ce l’ho fatta ad assistere a un suo live), ero tra le persone più giovani. Intorno a me, sessantenni in estasi.

Mai stata cosi vicina al palco

Niente è casuale: il passato è più vicino di quanto sembri.

Nel 2018, in preda a una wave nostalgica, mi sono messa a rivedere le sigle dei cartoni animati. A un certo punto, mi sono imbattuta in una raccolta di spot pubblicitari trasmessi su Junior TV.

Quel video ha riattivato un collegamento nel mio cervello.
Tra gli spot c’era la pubblicità di una raccolta musicale anni ’80 (Electro Pop), che includeva proprio Fade to Grey e Vienna.

Riporto direttamente il testo che scrissi su Facebook nel 2018:
“Solo adesso ho capito perché le sonorità New-Romantic/New-Wave sono familiari alle mie orecchie. YouTube scava nelle più profonde parti del mio inconscio.
Ogni giorno su JuniorTv (con Vienna sul finale):
https://youtu.be/3YReb2j4g8w?t=31


Ancora una volta, YouTube è stato rivelatore.

Tutto torna, tutto ha un senso.

E la musica italiana?

“Chiuderò il sentimento in scatole vuote”

— Neogrigio


Ascolto anche musica italiana, ma anche in questo caso ho una selezione molto ristretta di brani. Periodicamente faccio nuove scoperte, le perle sono ben nascoste e meritano attenzione solo da parte di chi ha voglia di cercarle.

Ho una playlist su Spotify dedicata proprio alla musica italiana.

https://open.spotify.com/playlist/58Zrp3H0OKf0iFqAaowFUs?si=c3b6e2bdfeaa415c

E tra i contemporanei?

Uno dei miei artisti italiani preferiti è Caparezza.
La sua musica mi ha aiutata a mantenere la motivazione nel percorso di riavvicinamento al disegno e al fumetto, in particolare tra il 2017 e il 2020.
Non aggiungo altro.

Non ho mai partecipato a un suo concerto, ma nel 2021 ero al suo evento al Lucca Comics.



E Lana Del Rey?

Riassumo il tutto con questo post di Instagram:


Al di là della New Wave:

Al di là di tutto, uno dei miei brani preferiti è The Mercy Seat di Nick Cave & The Bad Seeds. Tensione, oscurità, ossessione, ripetitività e redenzione.
Ammetto di avere gusti musicali bizzarri, difficili e molto specifici.

Quali sono i vostri gusti musicali?
Avete costruito un vostro gusto musicale indipendente o avete avuto dei punti di riferimento?

Vi lascio con due perle dallo Spotify Wrapped:





A presto.

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