Una questione materiale
- Fogli, iPad, matite e inchiostro -
In questo articolo del quarto sabato del mese, dedicato a tematiche inerenti alla mia attività di fumettista e illustratrice, non mi concentrerò su un progetto specifico, ma su un aspetto fondamentale del mio lavoro: il materiale e gli strumenti che utilizzo per produrre le mie opere.
Il mio "studio" è un angolo ritagliato in una stanza, un
piccolo spazio dove ho accatastato tutti i miei materiali, cercando di
mantenere l'ambiente il più ordinato possibile, con una logica spaziale
coerente.
Materiali e strumenti: qualità e funzionalità
Nello scegliere i materiali, cerco sempre un equilibrio tra qualità e costo. Mi piace sperimentare con diversi tipi di strumenti per trovare quelli più adatti al mio stile e alle esigenze specifiche di ciascun progetto. Quando un materiale non mi convince del tutto, cerco comunque di utilizzarlo, magari per schizzi o per le prove preliminari.
Ho una discreta collezione di sketchbook, alcuni dei quali sono
ancora praticamente vuoti (niente più scuse per non fare sketch o disegni dal
vero!). I miei preferiti sono i Moleskine: apprezzo molto la loro carta,
che anche con una grammatura bassa consente l'uso di inchiostri e pennarelli
senza problemi.
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Una selezione degli sketchbook che possiedo |
Quando mi trovo con carta che non utilizzo o disegni che
finirebbero nel cestino, li recupero per testare la resa di inchiostri o
colori.
Il digitale: un upgrade necessario
Nel 2024 ho finalmente fatto un importante upgrade per quanto
riguarda il disegno digitale. Fino all’anno scorso, il mio setup includeva un
notebook Dell G5 e una tavoletta Intuos della Wacom.
Lavorare per lunghe ore con una tavoletta senza schermo non è certo l’ideale,
così ho deciso di passare a un dispositivo con schermo.
La scelta è stata
meditata a lungo, tra l’analisi dei prezzi, la selezione del modello giusto e
il confronto tra le diverse opzioni disponibili. Ho optato per un iPad Pro
da 11 pollici, preferendo investire nelle prestazioni piuttosto che nelle
dimensioni dello schermo. Questo dispositivo lo utilizzo esclusivamente per il
disegno, e finora mi trovo abbastanza bene.
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La vecchia postazione con la vecchia scrivania (più stretta e meno adatta) |
Software di disegno: l’evoluzione della scelta
Nel corso degli anni, ho provato diversi software per il disegno digitale, tra cui Photoshop, Clip Studio Paint e Procreate. Tuttavia, Photoshop non lo utilizzo più, principalmente per motivi legati al prezzo, al peso e al fatto che non è stato progettato specificamente per i fumettisti. Procreate è molto divertente, ma per le tavole di fumetto non è abbastanza versatile. Il software che preferisco e che utilizzo dal 2017, è Clip Studio Paint: mi trovo molto bene anche con la versione per iPad, anche se devo rinnovare la licenza ogni anno.
Mi piacerebbe in futuro esplorare anche i programmi per
l’animazione e la modellazione 3D (se avete consigli, sono benvenuti!).
Il tradizionale: tra preferenze e necessità
Nonostante la mia preferenza per il disegno tradizionale, devo
ammettere che il digitale ha i suoi vantaggi, soprattutto in termini di
praticità e pulizia (non devo pulire praticamente nulla dopo una sessione di
disegno, a parte la polvere). Poiché ho una sola scrivania per il mio PC,
iPad e libri, tendo a usare meno il tradizionale. L’ideale
sarebbe avere un angolo esclusivamente dedicato al tradizionale, magari con un
piano inclinato e una buona illuminazione.
Carta: la scelta fondamentale
Trovare la carta giusta non è mai una questione semplice; la
scelta dipende molto dai materiali che si vogliono usare. Per il momento,
possiedo diversi album specifici per vari materiali (matite, grafite,
inchiostro, pennarelli) e di qualità diversa (album per esercizi, per bozze,
fogli per lavori più fini).
Gli album con carta nera sono stati una piacevole scoperta.
Ne ho due: uno economico da supermercato, usato per le bozze e uno più
pregiato della Fabriano, che utilizzo per lavori finali (come per la
collezione "Gattiniin Negativo").
Per le bozze e gli esercizi, utilizzo album spiralati Canson XL,
molto pratici e compatti, in tre varianti: uno per acquerello, uno Bristol
e uno per grafite.
Per l’acquerello, possiedo album di vari marchi e dimensioni (A3,
A5, A6). Gli album Arches sono splendidi, ma molto costosi, quindi ho
scelto l’album Montval della Canson (anche se devo ancora
testarlo). Gli album più piccoli li utilizzo per illustrazioni da vendere in
fiera.
Inchiostri e colori
Per quanto riguarda inchiostri e colori, i miei materiali
attuali sono un mix tra la fascia bassa e quella medio/alta. Tra i fineliner,
i miei preferiti sono i Pigma e i Winsor&Newton. In foto
potete vedere alcuni dei materiali che ho accumulato negli ultimi tre anni.
Mi piacerebbe avere più gessetti, un’ampia gamma di matite
Polychromos, un buon set di acquerelli e pennarelli Copic. Al
momento, però, utilizzo i pennarelli Ohuhu, che considero una valida
alternativa più economica ai Copic.
Sono sommersa di matite (ne ho una scatola piena di
esemplari vintage), ma per i lavori scelgo un mix di marche, con una
predilezione per le Faber-Castell. Le matite continuano a essere
il materiale che uso di più, ma vorrei sperimentare più spesso con gli acquerelli.
Per quanto riguarda i pennelli, preferisco quelli sintetici
e, quando possibile, vorrei ampliare il mio set.
Quando aggiornerò la mia postazione, ne parlerò sicuramente.
Quali
sono i materiali e gli strumenti che utilizzate per realizzare i vostri
disegni?
A presto.
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