Resistere e insistere - Revisione di Artificial Love, partecipazione al JOB ARF! e riflessioni di aprile.

- Finalmente torno a scrivere sul blog -

Il mio ultimo articolo risale a dieci giorni fa e avevo accennato al fatto che ero alle prese con le modifiche del mio progetto editoriale Artificial Love e che ero un po’ in ritardo.
La scadenza per presentare il proprio materiale al JOB ARF! 2025 si stava avvicinando.

Alla fine, sono riuscita a rispettare le tempistiche (con qualche accorgimento), ma ho dovuto sacrificare la pubblicazione degli articoli.

In origine avevo intenzione di presentare ben due progetti con le opportune modifiche.
Dopo un’attenta analisi e riflessione, ho invece deciso di puntare su: un nuovo portfolio aggiornato per propormi come disegnatrice e su un solo progetto.

Ho quindi deciso di archiviare quel progetto che ritenevo meno adatto al mio stile attuale e troppo legato a un target molto giovane (età prescolare).
Si trattava di un progetto fantasy. Ero già alla terza versione e lo avevo presentato sia al JOB ARF! 2024 che in occasione del Lucca Comics dello stesso anno.

Mi sento poco rappresentata da questa storia, quindi credo che la archivierò definitivamente.

Ho dedicato tutto il mio tempo, dunque, alla revisione e alle modifiche della storia Artificial Love.
Si tratta di una graphic novel che trova la sua primordiale versione come progetto finale del terzo anno di corso di fumetto.
(Ne ho parlato in maniera approfondita in questo articolo).

Rispetto alle versioni passate, quella che ho elaborato in questi ultimi due mesi ha subito modifiche radicali, portando la storia verso una nuova chiave di lettura.
Finalmente sono riuscita a darle un corpo narrativo più complesso, aggiungendo un nuovo e inaspettato punto di vista.

Non so come mi sia venuto in mente, ma a un certo punto, mentre stavo lavorando sulla revisione del soggetto, mi sono posta la domanda: dopo il suicidio del robot, cosa succede?

E se fosse questo l’inizio?

Da qui è nata una nuova concezione della storia.
Anche le tavole di prova hanno subito modifiche sostanziali, sia dal punto di vista grafico che narrativo.
Questa volta non mi sono posta troppi limiti: ho stravolto alcune inquadrature, tagliato scene, aggiunto nuove sequenze.

Inoltre, ho cambiato l’ambientazione: ora siamo in un contesto futuristico, decisamente più in linea con le tematiche affrontate.

Ora non mi resta che attendere una risposta.
Ho inviato il mio portfolio e il mio progetto editoriale a otto realtà editoriali (tra agenzie e case editrici).
Se non andrà a buon fine, continuerò a lavorarci e inizierò a propormi anche al mercato francese. È un azzardo, ma voglio iniziare a testare quell’ambiente.

Queste "vacanze pasquali", quindi, le ho trascorse ultimando tutto il necessario per la consegna.

Ieri era il 25 aprile e, per l’occasione, ho deciso di realizzare un’illustrazione ispirata a una mia riflessione personale.
Un estratto del pensiero che ho condiviso nel mio profilo privato Instagram:

"[...] La libertà di cui godiamo non è spuntata dal nulla: qualcuno ha lottato, ha rischiato, ha perso tutto perché noi potessimo vivere così.
La libertà non è solo un diritto: è anche una responsabilità.
Preservarla, difenderla, non darla mai per scontata.
Essere coscienti. Essere consapevoli."

Non sono riuscita a terminare l’illustrazione entro la giornata di ieri perché si è trattato di un’estemporanea ispirazione serale.
Colgo l’occasione per condividerla adesso.

Spero che abbiate passato delle buone vacanze di Pasqua e un 25 aprile spensierato.
Forse, presto vi mostrerò qualche anteprima delle nuove tavole di Artificial Love.


A presto.

"Luce che germoglia" — Un'illustrazione che racconta la nascita fragile della speranza e la responsabilità di proteggerla.
"Luce che germoglia" — Un'illustrazione che racconta la nascita fragile della speranza e la responsabilità di proteggerla.

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