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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

Un Espeon insolito

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- Unicità verde acido - Oggi presento una nuova illustrazione rivisitata. L’originale risale al 2016 ed è stata una delle mie prime illustrazioni digitali. Il soggetto? Espeon shiny. Chi mi conosce sa già che Espeon è il mio Pokémon preferito da sempre — o meglio, il Pokémon che sceglierei senza esitazione se vivessi nell’universo dei mostriciattoli tascabili. Un Eevee (forma base di Espeon) sarebbe stato il mio starter naturale. Non a caso, quando giocai a Pokémon Giallo per la prima volta, trovai irritante vedere il mio rivale ricevere un Eevee come primo compagno di avventura. Già non poter scegliere Squirtle era stato abbastanza fastidioso, figuriamoci assistere a questo scenario  imposto dalla trama del gioco . E invece? Un Pikachu forzato, che per di più rifiutava l’evoluzione. Fortunatamente, grazie a Bill, ottenni il mio primo Vaporeon — che per un certo periodo rimase il mio compagno ideale, almeno fino all’arrivo di Espeon con la seconda generazione (con Pokém...

Una questione materiale

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- Fogli, iPad, matite e inchiostro - In questo articolo del quarto sabato del mese, dedicato a tematiche inerenti alla mia attività di fumettista e illustratrice, non mi concentrerò su un progetto specifico, ma su un aspetto fondamentale del mio lavoro: il materiale e gli strumenti che utilizzo per produrre le mie opere. Il mio "studio" è un angolo ritagliato in una stanza, un piccolo spazio dove ho accatastato tutti i miei materiali, cercando di mantenere l'ambiente il più ordinato possibile, con una logica spaziale coerente. Materiali e strumenti: qualità e funzionalità Nello scegliere i materiali, cerco sempre un equilibrio tra qualità e costo . Mi piace sperimentare con diversi tipi di strumenti per trovare quelli più adatti al mio stile e alle esigenze specifiche di ciascun progetto. Quando un materiale non mi convince del tutto, cerco comunque di utilizzarlo, magari per schizzi o per le prove preliminari. Ho una discreta collezione di sketchbook, alcuni ...

Mewtwo è dell'acquario

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- 6 febbraio 2018 (non è la data di oggi) - Come accennato nell’articolo dello scorso mercoledì, ho deciso di rivisitare una vecchia illustrazione risalente al 2018. L’illustrazione versione 2025: Chi conosce la storia di questo Pokémon avrà già capito il contesto in cui si trova: Mewtwo, ancora dormiente in laboratorio. Rispetto alla versione del 2018 , ho aggiunto il dettaglio della coda di Mew, che si estende fuori dall’inquadratura.  L’illustrazione suggerisce un equilibrio tra precisione e caos potenziale, con Mewtwo come entità sospesa tra il suo stato fisico e il suo potenziale mentale. Una tensione tra controllo e liberazione. In origine: Era il 6 febbraio del 2018 e mi trovavo nel pieno del mio “periodo pavese” . Avevo solo un album economico e delle matite Giotto Supermina comprate da Feltrinelli . In quel periodo, il disegno era l’unica attività che riusciva a catturare il mio interesse. In occasione del compleanno di Mewtwo , decisi di fare un veloce disegno...

Questione di musica

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- Cosa ascolto: solo canzoni (non) allegre - Visto che siamo nella settimana del Festival di Sanremo , oggi parlerò di musica . Non sono un’esperta, non scrivo musica, non mi piace cantare, detesto le discoteche e la musica che fa ballare, ma…   …ho gusti musicali estremamente selettivi e definiti, costruiti nel tempo grazie all’accesso potenzialmente illimitato a qualsiasi genere musicale (grazie internet). Sintetizzando (un simpatico gioco di parole…): mi piacciono le melodie disturbate , sperimentali. Non mi interessa la bellezza della voce o la potenza vocale. I testi che apprezzo trattano spesso temi malinconici, stati d’animo, situazioni astratte. Niente storie con cuori infranti o narrazioni sentimentali. Questa identità musicale si è sviluppata gradualmente , trovando una direzione più chiara intorno ai 20 anni, proprio grazie alle possibilità offerte dalle piattaforme digitali come YouTube. Una delle mie grandi soddisfazioni della vita: vedere l'insegna del Blitz ...

Genesi

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- Due gatti crearono il mondo - Per l'articolo di questo mercoledì ho deciso di proporre una reinterpretazione di un mio vecchio lavoro . L’illustrazione in questione risale al 2020 e si tratta di un’opera che avevo creato per un contest di Clip Studio Paint: “The Cutest Character in the Galaxy” . Rivisitare vecchi lavori è una pratica che eseguo frequentemente, in quanto stimola la mia creatività e mi permette di analizzare l'evoluzione del mio stile. È un'opportunità per comprendere come siano cambiati i miei approcci tecnici, come siano maturati i miei strumenti espressivi e come la mia sensibilità verso il processo creativo e la realizzazione artistica si sia evoluta. “Due gatti alieni e ancestrali, immersi nel cosmo, sono intenti a generare un nuovo sistema solare.” Ecco a voi la nuova versione del 2025 : Genesi 2025 In questa versione, ho mantenuto la maggior parte degli elementi rispetto all'originale, ma ho modificato la composizione, la tecnica di i...

Come sono arrivata fin qui (fare fumetti) - Parte 2

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- Fare Fumetti - In quest’ articolo del sabato , per la rubrica “esperienze relative alla mia attività di fumettista” , pubblico la seconda parte dell’articolo “Come sono arrivata fin qui (fare fumetti)” . La prima parte è reperibile al seguente link . Avevo concluso la prima parte con questo quesito: " Come sono passata da studentessa universitaria senza meta e fuori corso a ribaltare tutto e crearmi un profilo professionale (o perlomeno è questa la volontà) nel fumetto?" Semplice: Abbandonai gli studi universitari (fu molto difficile ammetterlo, visto che avrei voluto ottenere addirittura un dottorato, ma la vita universitaria non si adatta bene alle mie “problematiche”); Mi iscrissi proprio a quella scuola di fumetto che vedevo pubblicizzata nel 2010/2011. Mi iscrissi, dunque, al Corso Triennale di Fumetto . Il primo anno fu abbastanza complesso (ne ero consapevole): era la prima volta che frequentavo una scuola d’arte. Strano ma vero, riuscii a c...

Pomodori, Focus e Flow: Quando la Tecnica Non Funziona

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- Tecnica del Pomodoro Vs Modalità Immersione Profonda - Al primo anno di Università mi ritrovai in una "selva oscura" (con parecchia nebbia) e iniziai a documentarmi sulle tecniche di studio efficaci. I problemi, nel mio caso, erano (e sono) ben più complessi e le soluzioni che circolavano nei vari blog di punta dell'epoca erano eccessivamente generiche e non soddisfacevano i miei criteri razionali di efficacia (nemmeno consiglierei la lettura di questi contenuti a una matricola). Tra queste tecniche svettava la nota Tecnica del Pomodoro , citata anche nel famoso MOOC "Learning How to Learn" (MOOC che io stessa avevo seguito). Dopo numerosi tentativi falliti – e altrettante app disinstallate dopo poche settimane – ho dovuto concludere, in modo obiettivo, che nel mio caso la tecnica del Pomodoro è controproducente. Eppure, ancora oggi, è celebrata in numerosi reel di sedicenti coach della vita (red flag per me). Non poche persone sostengono di aver addir...